中国各省吸引程度指数

Il “China Indicator of Provincial Business Attractiveness” (CIBA) è una guida che aiuta a conoscere e comprendere le potenzialità di business delle 31 province che compongono la Cina. Promosso dalla Fondazione Italia Cina in collaborazione con l’Università Cattolica, l’Indicatore fornisce una classificazione delle province cinesi in base alla loro attrattività per le imprese italiane ed è uno strumento per l'internazionalizzazione del sistema Italia in Cina.

CIBA contiene una classifica basata sull'analisi di variabili che descrivono le effettive relazioni economiche bilaterali tra l'Italia e le singole province, con particolare riferimento alla ricettività di tali mercati nei confronti dell'export italiano e alla presenza e alla portata di IDE italiani e stranieri. È quindi uno strumento per l'attività di market intelligence e pianificazione commerciale delle imprese italiane in Cina, a disposizione sia di singole aziende e associazioni di categoria, sia di istituzioni centrali ed enti territoriali preposti allo sviluppo economico.

La Cina è un Paese di dimensioni imponenti – il secondo più esteso del mondo – con divari territoriali ed economici che rendono necessaria una conoscenza approfondita delle specificità territoriali per le imprese italiane interessate al mercato cinese come sbocco per i loro prodotti e/o come localizzazione di impianti produttivi. Da questa esigenza è nata l’idea di costruire un indicatore di business attractiveness per le province cinesi - China Indicator of Provincial Business Attractiveness (CIBA) - un indice sintetico che misura il grado di attrattività delle province cinesi, pensato, realizzato e valido non per le imprese di tutto il mondo, ma specificatamente per l’export e gli investimenti diretti italiani in Cina, alla luce delle caratteristiche peculiari delle imprese italiane.
CIBA si basa su una metodologia multilevel: oltre al Ranking Globale, vi sono poi tre ranking “rettificativi”, che considerano diversi livelli corrispondenti alle caratteristiche economiche, finanziarie e sociali delle province, ponderati per valutare l’attrattività delle singole province come mercati di sbocco per l’export italiano e come location per gli investimenti produttivi. Il risultato dell’analisi implementata restituisce un ordinamento delle province, dalla più alla meno
attrattiva, sulla base del calcolo di un profilo principale alimentato da variabili che descrivono le effettive relazioni economiche bilaterali tra l’Italia e le singole province, la ricettività di tali mercati nei confronti dell’export italiano, la presenza e la portata di investimenti diretti esteri (Ide) italiani e di accordi commerciali.
Dal database disponibile (oltre 2.500 variabili) sono state estratte oltre 100 variabili1. La selezione delle variabili è stata effettuata sulla base delle indicazioni provenienti dalla letteratura empirica, tenendo cioè conto del contributo da esse apportato nello spiegare i fenomeni di interscambio commerciale e di investimento. In una seconda fase, sono stati condotti test di significatività statistica del set di variabili isolate allo scopo di individuare il complesso di variabili su cui fondare la costruzione di CIBA.
Gli output dell’algoritmo sono rappresentati da un indice sintetico - «global score» - e dai corrispondenti sotto indici di profilo; il meccanismo di aggregazione degli indicatori segue uno schema «autoponderante» in modo da ridurre al minimo gli aspetti soggettivi.  Allo stato attuale, l’indicatore CIBA è l’unico strumento statistico di riferimento a livello nazionale per l’attività di market intelligence e pianificazione commerciale delle imprese italiane in Cina, perché permette di valutare l’impatto dell’andamento delle singole variabili sul ranking delle province. Esso ha la potenzialità di diventare la guida per orientarsi sul mercato cinese - fortemente diversificato e variegato al suo interno - con ampio utilizzo strategico da parte delle singole imprese, di associazioni di categoria interessate a orientare i propri soci, di istituzioni centrali ed enti territoriali preposti allo sviluppo economico.
È importante sottolineare, seppure brevemente, che in questo lavoro non sono state incluse Hong Kong e Macao. Seppure da un punto di vista amministrativo entrambe siano parte della Repubblica Popolare Cinese, esse sono di fatto economie separate, e ciò giustifica la non inclusione di tali realtà all’interno dell’Indicatore. Il progetto dell’Indicatore di attrattività delle province cinesi per le imprese italiane ha visto un team di lavoro congiunto con una chiara divisione dei ruoli: dal CeSIF (Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina) proviene l’idea, l’indirizzo strategico e la fornitura di tutte le serie di dati, che vengono utilizzati anche per la realizzazione del Rapporto Annuale della Fondazione Italia Cina, che include ulteriori dati ed analisi esaustive sui vari ambiti di cui si occupa, a livello provinciale, questo elaborato. Il CeSIF è anche la fonte di tutti i grafici e le tabelle che corredano questo testo. Il team di ricerca dell’Università Cattolica ha lavorato sul modello statistico che ha garantito e creato il ranking. Insieme è stato poi redatto questo report conclusivo.

(Introduzione al China Indicator of Provincial Business Attractiveness)

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